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Piano casa 2018: le norme in scadenza

Piano casa 2018: le norme in scadenza

Con proroghe annuali o strutturali, il Piano Casa 2018 sta continuando in molte Regioni italiane. In qualche caso le misure temporanee, inizialmente pensate per far ripartire l’edilizia, hanno cambiato pelle, trasformandosi o confluendo in leggi di ampio respiro sul governo del territorio.

Piano Casa 2018: norme in scadenza in otto Regioni

In Abruzzo, Basilicata, Calabria, Sicilia, Veneto, le norme sul Piano Casa 2018 sono in scadenza al 31 dicembre. Queste Regioni hanno quasi sempre confermato le misure dei Piani Casa adottati nel 2009, operando delle proroghe annuali o biennali.

Oltre agli ampliamenti volumetrici, quasi tutte le norme prevedono delle deroghe, ad esempio alle distanze minime contenute nei regolamenti edilizi comunali. Ricordiamo che sono invece vietate le deroghe alle distanze previste dalle norme statali. In Toscana le misure straordinarie, che scadranno a dicembre 2018, si integrano con la LR 65/2014 e la LR 3/2017 sul governo del territorio. Mantengono il loro carattere derogatorio e a termine e non vengono rese strutturali. Anche la Puglia sta pensando alla proroga. A inizio settembre è stato presentato un disegno di legge che farebbe slittare i termini al 31 dicembre 2019.

Un caso a sè è il Piemonte, dove il Piano Casa, in scadenza al 31 dicembre 2018, sarà quasi sicuramente superato dal disegno di legge ‘Procedure edilizie per il riuso, la riqualificazione e il recupero dell’edificato’. Ci saranno quindi misure a tempo indeterminato che favoriranno il recupero di sottotetti e immobili esistenti, premiando gli interventi in grado di far risparmiare suolo. Le proroghe, se ci saranno, potrebbero essere inserire nelle leggi finanziarie regionali di fine anno.

Ci sono poi Regioni che non sono toccate dalla scadenza del Piano Casa 2018. Si tratta della Sardegna (30 giugno 2019), della Campania (31 dicembre 2019), del Molise (31 dicembre 2020) e delle Marche (31 dicembre 2020).

Piano Casa 2018: le norme strutturali

In Liguria, LR 22/2015 si integra e coordina con il Piano casa del 2009, che si è trasformato in un insieme di misure a tempo indeterminato. La norma si pone quindi in continuità, come nuovo Piano Casa. La Regione mette inoltre a disposizione un testo coordinato per chiarire le misure consentite. Sono state concepite da sempre a tempo indeterminato le norme della Provincia Autonoma di Bolzano e della Valle d’Aosta.

Piano Casa 2018: le norme superate

Fin da subito, l’Emilia Romagna non è stata entusiasta delle norme in deroga per consentire gli ampliamenti volumetrici. La Regione non ha mai prorogato la legge del 2009, ma la LR 24/2017 regola la tutela e l’utilizzo del territorio, favorendo la riqualificazione edilizia a consumo di suolo zero.

Nel Lazio l’unico riferimento è costituito ormai dalla LR 7/2017 sulla rigenerazione urbana. In Umbria, la LR 1/2015 sul governo del territorio ha abrogato il Piano casa del 2009. La norma ha creato un taglio netto col passato stabilendo che chi ha usufruito del Piano casa non può beneficiare delle nuove premialità.

In Friuli Venezia Giulia LR 19/2009 è il testo unico edilizia regionale. Al suo interno gli articoli 57 e 58 hanno regolato gli interventi temporanei in deroga del Piano Casa. Anche in Lombardia il Piano Casa è scaduto da tempo, ma non è stato sostituito da un’unica norma. Ci sono invece più leggi specifiche per materia: la LR 15/2017 sulla semplificazione, che ha modificato la LR 12/2005, la LR 7/2017sul recupero dei seminterrati, la LR 31/2014 sul consumo di suolo e la LR 33/2015 sulla sicurezza antisismica.

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