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Rigenerazione delle città: le proposte dell’Ance

Rigenerazione delle città: le proposte dell'Ance

L’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili ha condiviso dieci idee per la rigenerazione delle città.

Rigenerazione della città: il decalogo

L’obiettivo del decalogo è quello di definire un pacchetto di interventi nazionali per rendere possibile la rigenerazione urbana. Tra le priorità indicate: una governance innovativa per la politica urbana con un coordinamento nazionale e l’istituzione di un fondo ad hoc, un sistema di incentivi e semplificazioni normative per favorire le operazioni di rigenerazione urbana a cominciare dalla sostituzione degli edifici, una nuova fiscalità immobiliare per la riqualificazione e l’efficientamento energetico.

1. Definizione di rigenerazione della città e dichiarazione di interesse pubblico degli interventi

Una definizione unica di rigenerazione della città che mette in chiaro gli obiettivi di sostenibilità e le finalità a favore dei cittadini degli interventi urbanistico-edilizi. A tal fine gli interventi di rigenerazione urbana sono dichiarati di interesse pubblico per beneficiare di incentivazioni urbanistiche, economiche e fiscali e di semplificazioni procedurali.

2. Governance per la nuova politica urbana nazionale e partecipazione dei cittadini

Creazione di una struttura di coordinamento nazionale della politica del governo sulle città e istituzione del Fondo per la rigenerazione urbana nel quale confluiscono tutte le risorse disponibili.

3. Contenimento del consumo di suolo

L’obiettivo di non degrado di terreno entro il 2030 e di occupazione netta di terreno pari a zero entro il 2050 diviene principio fondamentale del governo del territorio da perseguire in via prioritaria mediante la rigenerazione della città, prevedendo in caso di consumo di nuovo suolo la rinaturalizzazione, la de-impermeabilizzazione o la bonifica di suolo già consumato.

4. Nuova perequazione per la città contemporanea

Individuare un nuovo sistema di pianificazione urbanistica a carattere perequativo che sia in grado di trasformare la città contemporanea, indirizzando allo stesso tempo le risorse generate al finanziamento dei contenuti pubblici del piano urbanistico (scuole, strade, ecc.).

5. Nuova disciplina degli standard urbanistici

Aggiornare le norme urbanistiche per renderle in linea con le nuove esigenze della città contemporanea, individuando nuovi standard improntati non solo alla quantità di aree per usi collettivi, ma anche alla qualità e alla concreta prestazione dei servizi Premiare le operazioni di rigenerazione della città riducendo gli oneri di costruzione con particolare riferimento agli interventi su edifici abbandonati, dismessi, degradati, anche ubicati nei centri storici.

6. Contributo di costruzione

Premiare le operazioni di rigenerazione urbana riducendo gli oneri di costruzione con particolare riferimento agli interventi su edifici abbandonati, dismessi, degradati, anche ubicati nei centri storici.

7. Modifiche alle destinazioni d’uso, incentivi e semplificazioni

Incentivare e semplificare le modifiche alle destinazioni d’uso degli edifici, anche promuovendo l’utilizzo della Scia e di tutti gli istituti fondati sull’asseverazione e ricorrendo a una conferenza di servizi semplificata e accelerata.

8. Centri e nuclei storici

Superare l’immobilismo passando da una logica di mera conservazione, ad una logica di rigenerazione, attraverso il recupero e la riqualificazione degli edifici e dei complessi incongrui o degradati. Consentire interventi sull’edificato anche oltre il restauro e risanamento conservativo, attraverso opere che, pur nel rispetto degli elementi tipologici e identitari, possono implicare una innovazione funzionale, energetica e tecnologica in linea con i nuovi standard di qualità dell’abitare.

9. Fiscalità immobiliare e coinvolgimento del risparmio privato

Introdurre un regime fiscale che premi gli interventi di rigenerazione della città anche attraverso il coinvolgimento di capitali privati con l’obiettivo di incentivare la riqualificazione e l’efficienza energetica degli edifici.

10. Semplificazione per gli interventi di riqualificazione energetica e miglioramento sismico degli edifici esistenti

Semplificare e incentivare, attraverso una riduzione degli oneri, tutti gli interventi che riducono i consumi energetici ma in particolare quelli che puntano a retrofit profondi e riduzioni di oltre il 50% dei fabbisogni termici degli edifici. In questo tipo di interventi occorre dare la possibilità di ridisegnare completamente le facciate degli edifici in modo da raggiungere ambiziosi obiettivi energetici e al contempo migliorare la qualità degli edifici e la vivibilità degli alloggi.

Via Edilportale