Catasto

Pagamento Imu su fabbricati: le regole da seguire

Pagamento Imu su fabbricati: le regole da seguire

Per risolvere il pagamento Imu su fabbricati è intervenuta l’Agenzia delle entrate. Con il protocollo n. 214429 del 26 maggio 2020, emanato ai sensi dell’articolo 1, comma 765, della legge n. 160 del 2019, sono state disciplinate le modalità versamenti IMU secondo le disposizioni di cui all’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.

Con la presente risoluzione si rende noto che i versamenti IMU tramite il modello F24 sono effettuati utilizzando i codici tributo già istituiti con le risoluzioni n. 35/E del 12 aprile 2012 e n. 33/E del 21 maggio 2013, di seguito elencati:

  • “3912” denominato: “versamenti IMU – imposta municipale propria su abitazione principale e relative pertinenze – COMUNE”;
  • “3913” denominato “IMU – imposta municipale propria per fabbricati rurali ad uso strumentale – COMUNE”;
  • “3914” denominato: “IMU – imposta municipale propria per i terreni – COMUNE”;
  • “3916” denominato: “IMU – imposta municipale propria per le aree fabbricabili – COMUNE”;
  • “3918” denominato: “IMU – imposta municipale propria per gli altri fabbricati – COMUNE”;
  • “3923” denominato “IMU – imposta municipale propria – INTERESSI DA ACCERTAMENTO – COMUNE”;
  • “3924” denominato “IMU – imposta municipale propria – SANZIONI DA ACCERTAMENTO – COMUNE”;
  • “3925” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO”;
  • “3930” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE”.

Per esigenze di monitoraggio, per i versamenti tramite il modello F24 relativo al pagamento Imu su fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, di cui all’articolo 1, comma 751, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è istituito il codice tributo “3939” denominato “IMU – imposta municipale propria per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita – COMUNE”.

Pagamento Imu su fabbricati: i codici

In sede di compilazione del modello F24, i codici tributo sono esposti nella sezione “ versamenti IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI”, in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”, riportando i seguenti dati:

  • nel campo “codice ente/codice comune” indicare il codice catastale del comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it;
  • barrare la casella “Ravv.” se il pagamento è effettuato a titolo di ravvedimento;
  • barrare la casella “Acc.” se il pagamento si riferisce all’acconto;
  • barrare la casella “Saldo” se il pagamento si riferisce al saldo. Se il pagamento è effettuato in un’unica soluzione, barrare entrambe le caselle “Acc.” e “Saldo”;
  • nello campo “Numero immobili” indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
  • nel campo “Anno di riferimento” indicare l’anno d’imposta a cui si riferisce il pagamento, nel formato “AAAA”. Nel caso in cui sia barrata la casella “Ravv.” indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.

Per i versamenti IMU da effettuare tramite il modello F24 EP sono confermati i seguenti codici tributo, istituiti con le risoluzioni n. 53/E del 5 giugno 2012 e n. 33/E del 21 maggio 2013:

  • “350E” denominato “IMU – imposta municipale propria per fabbricati rurali ad uso strumentale – COMUNE”;
  • “351E” denominato “IMU – imposta municipale propria per i terreni – COMUNE”;
  • “353E” denominato “IMU – imposta municipale propria per le aree fabbricabili – COMUNE”;
  • “355E” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli altri fabbricati – COMUNE”;
  • “357E” denominato “IMU – imposta municipale propria – INTERESSI DA ACCERTAMENTO – COMUNE”;
  • “358E” denominato “IMU – imposta municipale propria – SANZIONI DA ACCERTAMENTO – COMUNE”;
  • “359E” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO”;
  • “360E” denominato “IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE”.

In sede di compilazione del modello F24 EP, i suddetti codici tributo sono esposti nella sezione “ versamenti IMU” (valore G), in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”, riportando i seguenti dati:

  • nel campo “codice”, il codice catastale del comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it;
  • nel campo “riferimento A” (composto da sei caratteri):
  • nel primo carattere, un valore a scelta tra “A” (acconto), “S” (saldo), “U” (unica soluzione);
  • nel secondo carattere, un valore a scelta tra “R” (ravvedimento) oppure “N” (nessun ravvedimento);
  • nel terzo carattere, un valore a scelta tra “V” (immobili variati) oppure “N” (immobili non variati);
  • dal quarto al sesto carattere, il numero degli immobili, da 001 a 999;
  • nel campo “riferimento B”, l’anno d’imposta a cui si riferisce il versamento, nel formato “AAAA”.