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Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie: le novità

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie: le novità

L’Agenzia delle Entrate ha introdotto diverse novità riguardanti le agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie. Vediamo insieme quali.

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie: le novità 2019

Le maggiori novità introdotte nelle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie riguardano:

  • maggiore detrazione Irpef,
  • comunicazione dall’Enea dei lavori effettuati,
  • modifiche sui beneficiari del diritto alle detrazioni.

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie 2019: la detrazione irpef

La percentuale di detrazione irpef è stata elevata al 50% per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Per adesso, quindi, non si è tornati alla misura ordinaria del 36% e al limite di 48.000 euro.

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie 2019: comunicazione Enea dei lavori effettuati

Per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e, quindi, del bonus del 50%, è necessario informare l’Enea. Per farlo, bisogna inviare all’ente la documentazione relativa ai lavori, entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.

Dal 21 novembre 2018 è stato reso disponibile, all’indirizzo ristrutturazioni2018.enea.it, il portale Enea per la trasmissione delle informazioni necessarie a ottenere le agevolazioni. A tale portale devono però essere inviate solo le dichiarazioni i cui lavori sono completati nell’anno 2018.

Per trasmettere all’Enea i dati relativi agli interventi con fine lavori compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019 occorrerà invece attendere la pubblicazione online del portale dedicato.

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie 2019: i beneficiari

I beneficiari che possono accedere alle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie 2019 sono tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. YTra questi segnaliamo anche:

  • istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati;
  • enti che hanno le stesse finalità sociali dei sopraccitati istituti e che siano stati costituiti, e già operanti alla data del 31 dicembre 2013, nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”.

L’agevolazione spetta oltre ai proprietari degli immobili anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese.

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