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Ecobonus e bonus ristrutturazione: quando si perde la detrazione fiscale?

Ecobonus e bonus ristrutturazione: quando si perde la detrazione fiscale?

Se ecobonus e bonus ristrutturazione cambiano la destinazione d’uso di un immobile, è possibile perdere la detrazione fiscale? A questa domanda ha risposo l’Agenzia delle entrate.

Ecobonus e bonus ristrutturazione: il vincolo della destinazione d’uso

L’Agenzia ha spiegato che, per ottenere il bonus ristrutturazioni, gli interventi devono essere eseguiti su edifici residenziali o su parti di edifici residenziali di qualunque categoria catastale, anche rurale, esistenti. Sono pertanto esclusi gli interventi realizzati su edifici o su parti di edifici non residenziali.

È possibile ottenere il bonus ristrutturazioni anche per gli interventi realizzati su un immobile che diventerà ad uso residenziale solo dopo i lavori. In tal caso, però, nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori deve risultare chiaramente che gli stessi comportano il cambio di destinazione d’uso del fabbricato in abitativo.

Ecobonus e destinazione d’uso

Al contrario dell’esempio riportato sopra, con l’ecobonus non conta la destinazione d’uso. Infatti, questo incentivo si applica a tutti gli edifici esistenti, anche non residenziali.

Destinazione d’uso immobile: classificazione

La categoria generale della destinazione d’uso di un immobile può essere divisa in sette micro categorie:

  • Residenziale: questa categoria comprende abitazioni di qualsiasi genere, a patto che la superficie prevalente sia destinata ad uso abitativo
  • Industriale e artigianale: la destinazione di un immobile industriale e artigianale indica un edificio con attività finalizzate alla produzione di beni di servizio e alla trasformazione di beni o materiali anche se comprendono al loro interni spazi destinati alla commercializzazione dei loro prodotti.
  • Commerciale al Dettaglio: in questa categoria di immobili rientrano tutti gli immobili destinati alla vendita (dalla piccola fino alla grande distribuzione) e le attività atte alla somministrazione di bevande e alimenti.
  • Turistico Ricettiva: rientrano in questa definizione tutte quelle strutture destinate all’accoglienza di persone, quasi alberghi, ostelli, campeggi ma anche quelle attività extra-alberghiere (case vacanze e Bed&Breakfast rientrano tra le categorie residenziale).
  • Direzionale di servizio: gli edifici sede di direzioni e uffici per l’organizzazione di proprietà di enti e società commerciai rientrano in questa destinazione d’uso.
  • Commerciale all’ingresso e depositi: capannoni industriali e artigianali con depositi rientrano nella destinazione di commerciale all’ingresso e depositi.
  • Destinazione d’uso c2: classificazione che viene data ai magazzini e ai locali di deposito.